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Immagine del redattoreTommaso Guernacci

A Dime a Dozen

Aggiornamento: 3 giu 2020

Caro lettore, dò il via a una rubrica che da adesso in avanti troverai su queste pagine. Ti parlerò di libri, canzoni, film, di vicende che magari non conosci e da cui puoi prendere spunto per impiegare il tuo tempo e imparare cose nuove. Sono sicuro che nelle pagine di un libro, nelle note di una canzone o nelle immagini di un film, ci troverai dentro un qualcosa di te, della tua vita. Di solito funziona così. In questi anni zero c'è bisogno che ognuno di noi ricominci ad immaginare, a sognare; perché no! Di tempo per stare con i piedi per terra ne abbiamo fin troppo. Dobbiamo imparare a circondarci di cose belle: viaggiare, amare, desiderare, nuotare, ridere, ascoltare, piangere... e poi ricominciare da capo, ed ancora per tutte le volte che ne abbiamo bisogno. Hai letto bene. Persino piangere può essere una cosa bella, possiamo imparare a risorgere e riprenderci il nostro piccolo posto nel mondo; perché è proprio qui, in questo momento, che bisogna stare. Perché - contrariamente a quello che ci vogliono far credere - sarà proprio la bellezza che ci salverà, tutti quanti. Per questa prima volta voglio partire da un libro che ho letto recentemente, un romanzo sulla strada: A Dime a Dozen, di Stefano Marelli. Nel 1922, Hadley Richardson - famosa per la sua sbadataggine e per essere stata la prima moglie di Ernest Hemingway - dimenticò su di un taxi una valigetta contenente tutto ciò che suo marito (all'epoca ancora un giovane aspirante romanziere) aveva scritto fino a quel momento. Tutto andò perduto e di quei manoscritti non se ne seppe più nulla. La giovane donna raccontò che la valigetta le venne rubata appena arrivata alla stazione. L'accaduto gettò nello sconforto più totale il giovane Ernest, che in un primo momento pensò addirittura di abbandonare per sempre la sua passione per la scrittura; anche se poi sappiamo tutti come è andata. Questo episodio realmente accaduto fa da sfondo al racconto di Marelli, un romanzo on the road sui passi di Miller e il suo amore sfrenato per la letteratura di Hemingway: amore tramandatogli da suo padre, un soldato americano giunto in Italia per via della guerra. Il Montana, la Lombardia degli anni '60, la Parigi degli anni '20 e il deserto tunisino sono i luoghi di Miller e della sua famiglia, i luoghi nei quali le pagine del romanzo prendono vita e portano il lettore ad immaginarsi in quei momenti e in quei luoghi.

Buona lettura.


A Dime a Dozen, di Stefano Marelli - Rubettino Editore, 2016

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